Descrizione
All'ombra di questi, oltre alle abbondantissime felci, crescono il rovo, la rosa canina, la dafne, la ginestra dei carbonai ed il prugnolo.
I caprioli sono stati presenti in Sicilia sino alla fine del 1800, dovevano essere così abbondanti che il nome Nebrodi, con il quale in passato venivano indicati tanto il complesso montuoso nebrodense che quello madonita, etimologicamente sembra riferirsi proprio al capriolo.
Questi elegantissimi ungulati, sono oramai spariti dalla Sicilia a causa della persecuzione venatoria da parte dell'uomo. L'area di semicattività e isentieri che la circoscrivono si prestano a attività di educazione ambientale e di fruizione sostenibile.
Modalità d'accesso
All' interno dell'area è presente un sentiero per portatori di handicap.
Indirizzo
Orario per il pubblico
Punti di contatto
Ulteriori Informazioni
Costo: gratuito.